mercoledì 20 luglio 2011

Biennale o capre, capre, capre!


54° Biennale Internazionale d’arte di Venezia 2011
"Iniziativa promossa da Padiglione Italia alla 54° Esposizione internazionale d'arte della Biennale di Venezia per il 150 ° dell'Unità d'Italia "
 a cura di Vittorio Sgarbi
Padiglione Abruzzo, Aurum,Pescara
25 giugno-27 novembre 2011



Di: Rosetta Montuoro Rossini

Ho sempre saputo che la Biennale di Venezia era il palcoscenico più importante dell'Arte contemporanea nel nostro Paese.
Felice di sapere che quest'anno, in occasione dell'anniversario dei 150 anni, fosse stato incaricato il Prof. Vittorio Sgarbi a creare qualcosa di degno.
A sentire i vari commenti, dopo alcuni vernissage, c'è più da piangere che da ridere,
ma vivendo a Pescara posso solo raccontare quel che ho visto in loco.
Sapevo che la nostra città sarebbe stata sede della mostra/ Abruzzo: ma dove, quando e quali artisti sarebbero stati presenti?
Non un manifesto, nessuna conferenza di presentazione, sporadiche ed incomplete le notizie, mi è venuto il dubbio che non avevo capito niente e che non ci sarebbe stata nessuna Biennale.
Poi sono venuta a conoscenza che il coordinatore abruzzese sarebbe stato un certo…Umberto Palestini.
Chi è costui? non è un nome usuale nel mondo dell'arte abruzzese.
L'allestimento del salone presso l'Aurum è stato fatto "simil carbonari": in silenzio, di nascosto.
Il 25 giugno all'apertura Sgarbi assente, il Governatore della regione assente, l'Assessore regionale alla cultura assente, però, aveva dato l'incarico di rappresentarlo al consigliere più colto dell'Emiciclo.
Le Autorità comunali erano andate fuori città, data la bella giornata, perchè non si è visto nessuno.
Questa è la Biennale 2011?
Questa è la Biennale dell'Anniversario?
Capre! Capre! Capre!
I lavori degli artisti erano abbandonati senza vita, nel salone.
L'unica cosa che si notava era un folto gruppo di persone che indossava una maglietta con stampato il lavoro esposto di Anna Seccia con la scritta: Il popolo di Anna dei Colori.
Posso solo aggiungere un consiglio al Prof Vittorio Sgarbi: la prossima volta ad  organizzare la Biennale, chiami Anna Seccia.

martedì 5 luglio 2011

54esima Biennale di Venezia 2011 Anna Seccia Padiglione Italia/Abruzzo/Aurum con l’ Opera aperta Illuminazione. L’arte è cosa (mia) nostra


Grande successo di pubblico e di critica, lo scorso 25 giugno, per Anna Seccia e per       Illuminazione. L’arte è cosa (mia) nostra
l’opera aperta esposta dall’artista abruzzese negli spazi dell’Aurum di Pescara nell’ambito del Padiglione Italia/Abruzzo della 54. Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, curato da Vittorio Sgarbi.
Anna Seccia, impegnata da tempo nell’operazione, da ella stessa inventata e definita, “La Stanza del Colore”, ha compreso prima di molti altri come le mille maniere nelle quali si esprime la creatività possano essere utilizzate in quell’intervallo di comunicazione che mette insieme scienza ed arte, conferendo ad essa non solo precisi ruoli e significati espressivi ed interpretativi quant’anche e perfino terapeutici.
Convinta che l’arte, e solo l’arte, possa risolvere anche definitivamente situazioni complesse che coinvolgono la fisicità oltre che l’anima degli individui, Anna Seccia ha progettato, per questa 54. Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, un’opera che dalle dimensioni della pittura in quanto tale si dilata fino a divenire happening e coinvolgimento totale.
Come è stato ben visibile dal grande numero degli “Amici di Anna” che hanno partecipato a Pescara  alla vernice della 54. Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e dal trascinamento emotivo di gran parte del pubblico, che ha compreso il vero significato del messaggio proposto, conferendo all’arte, e quindi anche all’opera di Anna Seccia quella particolare dimensione di bellezza che nel ”salvare il mondo”, come afferma Fedor Michajlovic Dostoevskij, saprà anche salvare il singolo individuo, quale cittadino del mondo.
Ma l’opera aperta di Anna Seccia, continua ad essere tale per definizione, e lo dimostrerà in alcuni eventi che accompagneranno questo lungo tempo espositivo della 54. Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, non ultimo un convegno in programma a Pescara nella prima decade del mese di settembre, con la partecipazione di un critico d’arte, d’uno psicologo e di un sociologo, ed alcune chiamate alle armi degli “Amici di Anna” in luoghi e spazi quali gli asili, gli ospedali, gli spazi lavorativi pubblici e privati.


Il Popolo di Anna dei Colori